Bella Dormiente


La Bella Dormiente è una catena montuosa formata dai monti Verzel (2,444 metri) e Quinzeina (2,344 metri) il cui suggestivo profilo ricorda quello di una donna addormentata.

Enrico Trione ci narra magicamente la leggenda della Bella Dormiente che potete ammirare in tutta la sua bellezza dalla nostra proprietà.

Era il tempo in cui potenti maghi vivevano nel Canavese. Il peggiore di tutti era un certo Nestòrh, creatura immortale, l’unico che poteva confrontarsi con gli Dei senza temerli e l’unico che conosceva profondamente la Vita e la Morte. Sebbene Nestòrh fosse una creatura degli Dei, gli stessi lo temevano per la sua potenza ed arroganza. Anche la popolazione del luogo lo temeva e lo venerava alla stregua di un Dio.

Gli Dei avevano dato a Nestòrh enormi poteri, come la possibilità di mutare la sua apparenza ed essenza, ma gli avevano lasciato la vulnerabilità dei sentimenti. Cosicché gli Dei usarono l’unica umana debolezza di Nestòrh per ricordargli chi fosse e, in particolare, per ricordargli la sua parte umana.

La leggenda narra che gli Dei diedero una figlia, bellissima e gioiosa, chiamata Eloise, ad un contadino di nome Gustavo e Nestòrh fu rapito dalla sua bellezza. Smise di trasformarsi in roccia rotolante per il pendio di una montagna, o in una lepre che si aggirava libera nei campi ma bensì iniziò a mutare in glicine per farsi cogliere da Eloise o in gufo per guardarla dall’alto e proteggerla durante la notte dal balcone della sua casa. Un giorno Eloise si ammalò e fu a rischio di morire, al punto che Nestòrh implorò gli Dei di salvarla. Gli Dei ebbero così la possibilità di punirlo acconsentendo alla sua richiesta, ma alle loro condizioni: mai più Nestòrh avrebbe considerato se stesso un pari degli Dei e, anzi, avrebbe riconosciuto il potere supremo ed unico di questi. Nestòrh accettò immediatamente ma, dopo la guarigione di lei, capì che era stato ingannato perché il suo amore per Eloise lo aveva reso umano.

Dopo l’accaduto, decise di punire la debolezza umana, che aveva distrutto la sua parte divina. Una notte, mentre Eloise dormiva, la portò sulla montagna e decise che avrebbe per sempre dovuto essere visibile così come lui l’aveva vista quella notte. Nestòrh la pose sul bordo di un dirupo e trasformò il suo corpo in una montagna, la cosiddetta Bella Dormiente e fece un potentissimo incantesimo: ogni qualvolta un essere umano avesse guardato la montagna, il sonno in forma di pietra di Eloise sarebbe stato sempre più profondo. Dopodiché, si gettò nel vuoto, senza tentare di salvarsi tramutandosi in aquila, ma si lasciò cadere e svanire nel tempo.

Da allora il castigo di Nestòrh ricade su Eloise, accrescendo l’incantesimo.

Bibliografia

http://montagna.tv/25427/la-bella-dormiente
http://www.unafiabaperlamontagna.it

Enrico Trione nel 2001 si è classificato secondo al concorso “Leggenda cercasi - La Bella Dormiente”, bandito dal sito “Canavese Web”, con il testo “Una favola”.